Cappuccetto Rosso: Una storia di Guerre Stellari
Arthur G. Ward
Italian 104: Intermediate Italian
Professore Flavio Frontini
Italian Language Department, Glendale Community College
Primavera, 2022
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Grazie per avermi fatto conoscere le meraviglie e la bellezza della lingua italiana, poiché sotto la tua guida, ho ampliato i miei orizzonti e sviluppato una vera passione per l’apprendimento della complessità culturali, storiche, e linguistiche di questa straordinaria lingua.
Grazie per la fiducia e l’opportunità di guidare gli studenti introduttivi e per avermi concesso l’esperienza necessaria per giustificare la mia passione per l’insegnamento.
È stato un onore incontrarti e imparare sotto il tuo occhio vigile e ti considero un vero amico e un mentore. Mi hai motivato a continuare a combattere durante alcuni dei momenti più difficili della mia vita e per questo ti sono eternamente grato.
Questa storia è per te…
Cappuccetto Rosso: Una storia di Guerre Stellari
Capitolo Primo
L’Opportunità Imperiale
Il ragazzo si voltò e vide due droidi della sicurezza imperiale della serie KX che marciavano verso di lui. Vlavio seppe che lo era nei guai perché tra le cose casuali che suo nonno voleva si nascondevano i piani per l’arma segreta dell’impero, la Morte Stella. Tuttavia, sembrava che la fortuna fosse dalla sua parte, poiché i droidi non lo ebbero ancora visto. In genere, qualcuno avrebbe avuto poche possibilità di scappare dai due droidi in avvicinamento. I loro sensori sensibili e la precisione mortale avrebbero potuto individuare il movimento da grandi distanze; tuttavia, Vlavio non era una persona normale; aveva la Forza (1) dalla sua parte. Avendo invocato i poteri soprannaturali della Forza, Vlavio saltò in alto tra gli alberi, avendo superato la distanza di trenta metri con un rapido movimento prima che i droidi potessero rilevare la sua posizione. Preoccupato che i droidi potessero averlo sentito saltare, Vlavio usò il suo udito potenziato dalla Forza per ascoltare la conversazione dei droidi molto sotto di lui:
“K-3N9 alla base: nessun movimento nel settore sette, stiamo tornando alla base,” disse il droide al suo Commlink (2).
“Negativo, K3. Rimani in posizione,” un ufficiale rispose, avendo aggiunto rapidamente, “i rapporti indicano che il ragazzo si è recato nella foresta; altri stormtrooper (3) sono in arrivo. Imposta tutte le armi per stordire; l’ammiraglio vuole questo ragazzo vivo.”
Vlavio osservò mentre il droide considerava l’ordine dell’officiale prima di rispondere, “Roger, Roger; stiamo rimanendo in posizione!”
Vlavio fece un respiro profondo ed espirò. Quindi, l’impero sapeva che si trovava nella foresta, ma la sua posizione esatta era ancora un segreto, che era una buona notizia poiché il tempo non era dalla sua parte. Era della massima importanza che trasmettesse questi piani a suo nonno prima che gli imperiali lo trovassero.
Essendo restato in alto tra gli alberi, Vlavio continuò il suo viaggio verso la lontana casa del nonno; tuttavia, sentì presto il rumore inconfondibile di astronave da sbarco. Si fermò a pensare alla sua prossima mossa, ed un inizio di un piano iniziò a prendere forma nella sua mente; forse l’arrivo di questa astronave avrebbe potuto fornire l’opportunità di cui aveva bisogno per sopravvivere al suo incontro inaspettato con l’impero.
Vlavio scese dal grande albero in cui si trovava e iniziò a indagare sul rumore che ebbe sentito; se la Forza fosse dalla sua parte, forse sarebbe stato abbastanza fortunato da trovare un’astronave che avrebbe potuto requisire e volare da suo nonno in modo che entrambi potessero fuggire da questo pianeta e dall’Impero.
Vlavio scavalcò alcune rocce e si ritrovò a guardare in basso un’ampia vallata. Vide che un trasporto di truppe imperiali fu appena atterrato e scaricò i suoi stormtrooper non troppo sotto di lui.
Gli stormtrooper ebbero guidato da un ufficiale che Vlavio non conosceva; schiena dritta, testa alta, e capelli scuri raccolti in una crocchia attillata sopra una croccante uniforme verde oliva della marina, sapeva di essere al comando. Non c’era dubbio nemmeno su questo, poiché, sulla sua uniforme, indossava il grado di ammiraglio.
Avendo osservato attentamente, Vlavio ascoltò mentre un ufficiale di grado inferiore si avvicinava all’ammiraglio con un rapporto:
“Ammiraglio Sloane, ho schierato gli stormtrooper, secondo i suoi ordini, e ho chiamato l’Ultimatum (4) per eseguire una scansione dell’intera foresta. Il capitano Needa riferisce che la scansione sarà completata entro un’ora.”
Anche da lontano, Vlavio vide che l’ammiraglio non era contento di ciò che ebbe sentito. Con gli occhi socchiusi, l’ammiraglio fissò l’ufficiale più giovane:
“Troppo tempo, tenente! Potrebbe viaggiare a metà strada per Alderaan (5) in un’ora e non lo sapremmo nemmeno,” abbaiò l’ammiraglio. Soffermandosi a considerare la sua prossima mossa, l’ammiraglio assunse una posizione pensieroso, avendo cercato chiaramente di escogitare un complotto che garantisse la cattura di Vlavio.
L’ammiraglio improvvisamente alzò lo sguardo e si voltò verso il suo nervoso luogotenente, che stava sull’attenti, in attesa della seguente direttiva del suo comandante. “Ordina ai caccia stellari di perlustrare l’area con gli scanner, tenente, e di’ loro di segnalare immediatamente qualsiasi cosa fuori dall’ordinario,” lei ordinò.
Avendo salutato, il tenente rispose, “Si, ammiraglio. Per suo comando!”
Tuttavia, Sloane si fu già voltata e si era diretta verso la sua navetta privata che fu appena arrivata. Prima di entrare, tuttavia, si voltò a guardare il giovane ufficiale e disse:
“Lord Vader (6) richiede rapporti orari, tenente, e non voglio deluderlo con un fallimento la prossima volta che parlerò con il signore oscuro.” Sloane salì sulla sua navetta, che decollò immediatamente per tornare all’Ultimatum; tuttavia, le sue parole e la minaccia nascosta erano evidenti al luogotenente, che promise di rendere orgoglioso il suo ammiraglio.
In alto sopra la valle dove era nascosto Vlavio, fu preoccupato, perché, in breve tempo, ebbe imparato tutto ciò che doveva sapere. Uno Star Destroyer era in orbita, gli stormtrooper erano nell’area con ancora di più in arrivo, e questo sconosciuto ammiraglio ebbe ordinato ai caccia stellari di aiutare nella ricerca; Vlavio sentì per la prima volta di essere nei guai seri quel giorno.
Vlavio si rese conto che la sua unica possibilità di sopravvivere e fuggire dall’impero era trovare un modo per scendere nella valle, intrufolarsi a bordo del transporto e volare via prima che gli Imperiali lo trovassero.
Ora, l’unica cosa di cui aveva bisogno era un piano. Avendo parlato sottovoce, Vlavio disse, “ho una brutta sensazione per questo.”
1 La Forza: Un misterioso campo di energia creato dalla vita che lega insieme la galassia. Sfruttare il potere della Forza conferisce ai Jedi, ai Sith, e ad altri sensibili a questa energia spirituale abilità straordinarie, come far levitare oggetti, ingannare le menti e vedere le cose prima che accadano. Sebbene la Forza possa garantire agli utenti potenti abilità, dirige anche le loro azioni. E ha una volontà propria, che sia gli studiosi che i mistici hanno passato millenni a cercare di capire.
2 Commlink: Sono dispositivi di comunicazione portatili standard, adatti a microfoni e ricevitori e sono diffusi in tutta la galassia. L’Impero utilizzava il commlink personale CI standard, prodotto dalla SoroSuub Corporation. Per le trasmissioni private, i commlink possono essere ottimizzati con algoritmi di crittografia per funzionare solo tra loro.
3 Stormtrooper: Gli stormtrooper sono truppe d’assalto d’élite fanaticamente fedeli all’Impero e impossibili da distrarre dalla causa imperiale. Indossano un’imponente armatura bianca, che offre un’ampia gamma di attrezzature di sopravvivenza e controlli della temperatura per consentire ai soldati di sopravvivere in quasi tutti gli ambienti. Gli stormtrooper brandiscono fucili blaster e pistole con grande abilità e attaccano in orde per sopraffare i loro nemici. Insieme agli stormtrooper standard, l’Impero ha organizzato diverse unità specializzate, inclusi snowtrooper e scout trooper.
4 Ultimatum: L’Imperial Star Destroyer a forma di cuneo, lungo 1.600 metri, è l’ammiraglia dell’ammiraglio Sloane, irta di postazioni di armi. Tubrolaser e proiettori a raggio traente punteggiano la sua superficie. Il suo hangar sul ventre può lanciare caccia TIE, imbarcarsi su imbarcazioni, unità d’assalto terrestre, sonde iperspaziali o essere utilizzato per contenere imbarcazioni catturate. Ai tempi dell’Impero, il suo vivace ponte sarebbe stato gestito dai migliori equipaggi della Flotta Stellare Imperiale. La sua presenza in un sistema segna questioni di estrema importanza imperiale. Tutta, come è tipico dell’Impero, nemmeno lo Star Destroyer è stato sufficiente a saziare la fame imperiale di dimostrazioni di potere. Navi più grandi, come il Super Star Destroyer, fanno impallidire anche questi giganti.
5 Alderaan: Se mai uno avesse bisogno di un esempio del male irredimibile che era l’Impero, rivolgiti ai resti in frantumi di Alderaan. Un mondo influente, Alderaan è stato rappresentato nei giorni calanti della Repubblica da politici venerati come Bail Antilles e Bail Organa. Un mondo pacifico, Alderaan era privo di armi in un’era di conflitti galattici. Tuttavia, non era privo di spirito. Alderaan fu uno dei primi sostenitori dell’Allenza per la Restaurazioni della Repubblica (L’alleanza ribelle/La ribellione), sebbene i suoi funzionari mantenessero prudentemente segreti tutti i legami con la Ribellione. Nonostante tale discrezione, l’Impero sapeva che si trattava di un rifugio per l’attività dei ribelli, e il Gran Moff Tarkin prese di mira il meraviglioso mondo per rappresagli non appena la Morte Stella fosse operativa. La massiccia arma primaria della stazione di battaglia ha cancellato Alderaan, lasciando dietro di sé solo un campo di asteroidi senza vita.
6 Lord Vader: Un tempo eroico Cavaliere Jedi, Anakin Skywalker, Darth Vader fu sedotto dal lato oscuro della Forza, divenne un Signore dei Sith e guidò l’eradicazione dell’Ordine Jedi da parte dell’Impero. Rimase al servizio dell’Imperatore—il malvagio Darth Sidious—per decenni, facendo rispettare la volontà del suo Maestro e cercando di schiacciare la nascente Allenza Ribelle; tuttavia, sarebbe stato riscattato da suo figlio di lui, Luke Skywalker, e sarebbe tornato al Lato Chiaro della Forza dopo aver tradito e ucciso il suo maestro Sith a bordo della Seconda Morte Stella durante la Battaglia di Endor.
Capitolo Due
La battaglia lontana
Vlavio trascorse le ultime ore essendo rimaste nascosto tra le rocce, in attesa dell’occasione perfetta per presentarsi. Capì che il tempo era poco, poiché poteva percepire attraverso la Forza la crescente disperazione che fluiva dai soldati imperiali e dai piloti che cercavano invano per lui nella foresta.
Tuttavia, quando l’oscurità iniziò a calare, Vlavio credé che la sua opportunità disperatamente necessaria fosse finalmente arrivato. Venti minuti prima, un trasporto di pattuglia imperale (7) fu atterrato nella valle, avendo scaricato un alto stormtrooper che secondo Vlavio poteva essere solo il comandante. Mentre osservava, il comandante marciò con rabbia verso il giovane luogotenente che l’ammiraglio Sloane ebbe lasciato al comando. Mentre la faccia del comandante era coperta dal suo elmo, la rabbia ancora si irradiava da lui attraverso la Forza, e Vlavio fu diventato molto interessato a vedere come avrebbe potuto trarre vantaggio da questa situazione:
“Il tenente, una squadra di stormtrooper è stata tesa con successo un’imboscata vicino al piccolo insediamento nella foresta,” abbaiò il comandante, chiaramente sconvolto, “tre soldati sono morti, e il resto è bloccato e chiede supporto.”
Il tenente fu chiaramente sorpreso dalla notizia e rispose, “quale attacco? Questa è la prima volta che ne sento parlare; perché non arrivano segnalazioni?”
Il comandante arrabbiato stava faccia a faccia con il giovane ufficiale, “probabilmente perché non sai cosa stai facendo! Ordina l’arrivo di soldati aggiuntivi dall’Ultimatum! In effetti, fa’ in modo che lo Star Destroyer distrugga la città dall’orbita!”
Il tenente non ebbe divertito, “un bombardamento orbitale? Sei pazzo?” L’ammiraglio e Lord Vader vogliono che questo sciocco bambino venga trovato vivo. Distruggere l’intera città perché i tuoi soldati non possono controllare alcuni cittadini non è un’opzione.”
Prima che il comandante degli stormtrooper potesse rispondere—probabilmente con un pungo nel naso del giovane ufficiale, pensò Vlavio —continuò il tenente, “tuttavia, non lasceremo i soldati imperiali senza aiuto, indipendentemente dal motivo.” Il comandante rimase in silenzio mentre il tenente continuava, “Prendi le tre squadre che abbiamo di stanza qui, e io indirizzerò altre due dalla ricerca nella foresta per incontrarti fuori città. È accettabile, comandante? Pensi che un intero plotone ti basti per contenere la situazione, o devo chiamare l’ammiraglio e farle riferire a Lord Vader che uno stormo di primitivi era troppo difficile da gestire per i nostri stormtrooper?”
Il comandante rispose, “non ho bisogno di cinquanta uomini; ho solo bisogno di due squadre per distruggere i traditori che hanno osato attaccare i soldati dell’impero!”
Tuttavia, il luogotenente non ebbe finito, “Non ti sto fornendo un intero plotone di soldati a cause di tre stormtrooper morti, comandante. Il fatto è che gli abitanti del villaggio potrebbero proteggere il ragazzo e, peggio ancora, c’è chiaramente qualcosa di importante che il bambino tiene in braccio; altrimenti, Lord Vader e l’ammiraglio Sloane non sarebbero così interessanti a trovarlo, vero?” Il tono dell’ufficiale era quello di un genitore che rimprovera un bambino irrispettoso.
Il giovane ufficiale continuò, “i tuoi ordini sono semplici, comandante. Contenere la situazione senza uccidere tutti nella città.”
Scioccato, il comandante intervenne, “non ucciderli? Hanno ucciso tre dei miei…”
Il tono tagliente del tenente interruppe l’incessante lamento del comandante, “voglio tutti vivi quando arrivo, comandante; ho qualcosa in più…interessante pianificato per loro di un colpo di blaster (8) rapido e indolore alla testa.”
Il tenente sorrise mentre continuava, “ho già chiamato l’Ultimatum. L’agente Gudry sta già scendendo per prendere il comando della ricerca.”
Il comandante fece un passo indietro e Vlavio sentì la paura nella sua voce quando rispose, “hai chiamato un agente, un agente dell’Imperial Security Bureau (9), per subentrare? Ci hai dato a malapena il tempo per posizionarci in tutta la regione; non puoi credere che possiamo coprire quattrocento chilometri quadrati di foresta in poche ore?”
Intervenne il tenente, “rilassati, comandante; non l’ho ordinato io stesso. L’ammiraglio l’aveva fatto, e ne sono felice quanto te. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un agente ISB che ci guardi alle spalle. Basta con questo, raduna i tuoi uomini e prendi il controllo del villaggio, comandante. Una volta che avrai di nuovo il controllo, sento che molte delle nostre domande su questa situazione avranno risposta.”
Vlavio guardò dal suo trespolo mentre il comandante degli stormtrooper salutava il tenente e tornava al suo trasporto, che Vlavio ora notò fu circondato da tre squadre pesantemente armata di stormtrooper pronti a si fu unito al comandante nella foresta.
Mentre il trasporto decollò, Vlavio notò che tutti gli stormtrooper di supporto erano ormai scomparirono; la base fu ora sorvegliata solo da una manciata di soldati della marina, un po’ di personale di comando, un paio di ufficiali e il tenente.
Finalmente l’occasione che Vlavio aspettava era pronta, grazie alla battaglia nella foresta. Non sapeva perché c’erano combattimenti lì, dato che fu passato più di un anno dall’ultima volta che ebbe visitato la città, ma ciò non cambiava il fatto che i combattimenti erano la copertura perfetta. Tuttavia, mentre ci pensava, sembrava ricordare di ebbe sentito che la città ebbe recentemente assunto un cacciatore di taglie Trandoshan (10) in pensione come sceriffo. Vlavio rise tra sé; non era un segreto che i Trandoshan odiassero l’impero, “cattivo per gli affari,” dicevano sempre. Era sicuro che non ci volevano molto per scatenare la rabbia selvaggia dei rettiliani facilmente offensivi.
Indipendentemente dal motivo della battaglia, Vlavio non poteva perdere altro tempo a pensarci, fu arrivato il suo momento di transferasi e aveva ancora bisogno di un piano.
7 Trasporto di pattuglia imperale: Una navetta imperiale riservata alle operazioni atmosferiche a bassa quota e comunemente usata dalla polizia imperiale in tutta la Galassia come unità di pacificazione. I militari avevano anche una versione modificata per velocità e manovrabilità. La navetta era pesantemente armata con cannoni blaster, siluri e scudi, oltre a contenere sensori avanzati. Ancora più importante, la navetta è stata in grado di sorvolare i suoi obiettivi, a differenza di altri modelli di navetta di sicurezza. La navetta è stata anche in grado di trasportare una squadra di soldati per avanzare posizioni di battaglia con un rischio minimo per la nave o l’equipaggio.
8 Blaster: L’arma a distanza standard sia del personale militare che dei civili nella galassia, il blaster spara raffiche coese di energia basata sulla luce chiamate dardi. Apparendo in varie forme e dimensioni e talvolta potenziati per altre funzioni, comprese le pistole dell’ascensione che sparano rampini, i blaster offrono un’ampia gamma di capacità di danno. Molte pistole blaster hanno impostazioni di stordimento che inabilitano un bersaglio piuttosto che infliggere danni fisici. Sebbene i blaster forniscano un’esplosione bruciante concessiva, possono essere sventati da sigilli magnetici e schermi deflettori.
9 Imperial Security Bureau: L’Imperial Security Bureau (ISB), era un’agenzia delle forze dell’ordine e dell’intelligenza dell’Impero Galattico incaricato di questioni di sicurezza interna dello stato e di garantire la lealtà dei cittadini all’Impero. A parte questo, era una delle tante organizzazioni ombrello sotto la più grande Commissione per la Preservazione del Nuovo Ordine (COMPNOR) ed era più grande della sua agenzia sorella, Imperial Intelligence. Era guidato da un direttore non identificate, dal vicedirettore Harus Ison e dal colonnello Wullf Yularen (che, come vicedirettore, era stato incaricato di cercare tradimento nel Senato Imperiale e nell’Alto Comando dell’Esercito Imperiale).
10 Trandoshan: I Trandoshan sono umanoidi rettiliani con pelle viscida e squamosa, braccia e gambe lunghe e sono noti per essere eccellenti cacciatori. Originari del loro pianeta natale di Trandosha, sono noti per essere guardie del corpo esperte e cacciatori di taglie. Le specie sono originarie del sistema Kashyyk, che condividono con i Wookies, che i cacciatori di Trandoshan prendono ripetutamente di mira a causa delle loro grandi dimensioni, forza, e pelliccia.
Capitolo Tre
Con luce laser
Lentamente essendo sceso nella valle sottostante, Vlavio trovò un nascondiglio tra alcuni cespugli a cinquanta metri dal centro di comando imperiale. Man mano che la sua aspettativa per un potenziale combattimento aumentava, Vlavio ricordò l’addestramento del suo maestro. Fu stato addestrato bene in molte forme di combattimento con la spada laser e la sua capacità di manipolare la Forza era eccezionalmente forte. Vlavio si concentrò nel lasciare che la forza fluisse attraverso di lui, ed individuò la posizione di tutte le guardie, avendo contato dieci di loro vagamente di stanza in cerchio attorno al trasporto.
Vlavio iniziò ad avvicinarsi lentamente alla guardia più vicina, che stava pattugliando a una decina di metri di distanza. Usò la sua Forza e velocità aumentate nella Forza per sopraffare l’ignaro soldato senza incidenti. Privo di sensi, la guardia cadde a terra senza emettere alcun suono. Vlavio quindi controllò le sue tasche e trovò un commlink, che sarebbe stato utile per intercettare le comunicazioni imperiali.
Vlavio stesso aveva un commlink; tuttavia, l’ebbe impostato per confondere tutti i segnali in arrivo dagli stormtrooper nella foresta, il che spiegava perché il tenente non fosse a conoscenza della battaglia che si stava svolgendo tra i suoi soldati e gli abitanti del villaggio.
Tuttavia, prima che Vlavio potesse alzarsi in piedi, altri due soldati imperiali girarono introno a un albero e lo videro accovacciato sul corpo della prima guardia. Entrambe le guardie afferrarono le armi mentre una iniziò a dare l’allarme. Tuttavia, Vlavio Forza-spinse i soldati contro l’albero con una forza devastante prima che avessero potuto reagire o annunciare la sua presenza al resto della base.
Vlavio notò che tutti i soldati imperiali vicini erano inabili e continuò lentamente ad avvicinarsi alla base quando sentì un suono dietro di lui. Si stava fermando dietro alcune cassa di rifornimenti, Vlavio si guardò indietro e vide un piccolo animale che indagava sui corpi dei soldati. Si avendo voltato indietro e curioso di vedere cosa avevano gli Imperiali all’interno delle scatole, Vlavio aprì quella più vicina e guardò dentro; un enorme sorriso gli sbocciò attraverso il suo viso quando vide i doni preziosi che ebbe scoperto: Vlavio sapeva esattamente cosa dovesse fare dopo.
Vlavio invocò ancora una volta il potere della Forza e la stava sentendo fluire attraverso di lui, la usò fece levitare uno ad uno gli oggetti nascosti dai loro compartimenti protettivi. I piccoli oggetti rotondi ora galleggiavano a un metro dalla terra e Vlavio era libero di ispezionare il suo premio—un’intera cassa di granate a ioni Merr-Sonn D-24. Lo strumento perfetto per il lavoro; questi esplosivi avrebbero emesso una forte scossa elettronica e infliggere danni enormi contro qualsiasi cosa con un nucleo elettronico, inclusi veicoli, scudi, droidi e, soprattutto, l’equipaggiamento personale indossato da tutte le truppe imperiali.
Si avendo concentrato sulla posizione dei soldati rimasti e sul centro di comando stesso, Vlavio fece sfrecciare in aria le bombe, proprio contro i loro bersagli previsti. Prima che gli Imperiali sapessero cosa li colpì, una serie di massicce esplosioni scosse l’area, avendo eliminato con successo tutte le guardie e la maggior parte del personale di supporto, oltre a disabilitare tutte le armi, i dispositivi di comunicazione e i dispositivi di protezione.
L'attacco lasciò sbalordito il tenente e i due ufficiali rimasti, e Vlavio non perse tempo avendo permesso loro di riprendersi. Saltò in alto in aria e atterrò proprio in mezzo alla confusione. Gli ufficiali tentarono di portare le loro armi su Vlavio per stordirlo, ma fu inutile; cosa avrebbero potuto fare questi uomini contro un detentore della Forza? Con un semplice gesto, furono lanciati oltre il lato del centro di comando, stavano atterrando con un forte tonfo sul fondovalle.
Il tenente sembrò sbalordito e cercò di estrarre il suo blaster dalla fondina; tuttavia, Vlavio usò la Forza per afferrare l’arma dalle mani inciampanti dell’ufficiale e la puntò di nuovo al suo viso. Impallidito dalla paura, il giovane ufficiale balbettava, “sei…un Jedi?!”
Gli occhi di Vlavio si scurirono per la rabbia, e un accenno di giallo brillò mentre sibilava minacciosamente sottovoce, “Io? Un Jedi? Oh, mi dispiace deluderti, mio caro luogotenente; tuttavia, ti sbagli di grosso! Ci sono nessun Jedi qui!”
Improvvisamente, Vlavio accese la sua spada laser cremisi e senza pensarci due volte pose fine alla vita del giovane tenente con un solo taglio della sua lama.
Avendo guardato la carneficina e la distruzione intorno a lui, Vlavio decise che il suo lavoro fu finito; scrollò le spalle e si diresse con calma verso la navetta per fare rapporto a suo nonno. Sorrise al ridicolo del nome in codice “nonno,” Vlavio inserì un codice privato nella stazione di comunicazione per chiamare il suo padrone e si genuflesse quando l’ologramma blu prendeva vita intorno a lui.
“Segnala,” ordinò la voce oscura.
La visione di Vlavio della figura era principalmente mascherata dal cappuccio nero che indossava; tuttavia, i lineamenti dell’alto Pau’an (11) rimasero inconfondibili. La testa allungata, quelle zanne feroci che sputano da sotto il suo ringhio che conteneva a malapena la rabbia sempre presente nelle sue parole, e l’intensità di quegli occhi gialli ardenti, come se ti trafiggessero da mille anni luce di distanza, non lasciava dubbi su chi ci fosse dietro il cappuccio.
Avendo abbassato la testa, Vlavio disse, “la missione è completa, Grande Inquisitore (12). Sono stato in grado di contrabbandare i piani oltre le unità imperiali e prendere il comando di una nave; questi soldati avrebbero potuto benissimo essere droidi; non hanno mai avuto una possibilità.”
Vlavio avvertì che la rabbia e il disgusto sempre presenti del Grande Inquisitore si inaspriva. “Basta con la tua insolenza e il tuo gongolare, apprendista; mai sottovalutare le capacità dell’esercito imperiale, perché è con loro che manteniamo l’ordine in tutta la nostra galassia.”
Vlavio poteva sentire lo sguardo dell’inquisitore su di lui attraverso la Forza, anche a distanza di anni luce. Avendo liberato un po’, ma non tutta, la tensione nella sua voce, il Grande Inquisitore disse, “ottimo; ora porta la tua nave rubata all’Ultimatum e fai rapporto all’ammiraglio Sloane. Avrà nuovi ordini per te, apprendista; tuttavia, sii vigile! Sento che il tuo prossimo compito non sarà una semplice missione di addestramento.”
Vlavio abbassò la testa in segno di rispetto e rispose, “come disidera, mio padrone.” Si avendo alzato, si voltò in pannello di controllo della navetta, avviò i motori, e decollato vero lo spazio, avendo lasciato dietro di sé i corpi carbonizzati del personale di comando imperiale. Quando entrò in orbita, vide la sua destinazione—l’Ultimatum, l’ammiraglia dell’ammiraglio Sloane; un gigantesco titano a forma di cuneo di 1.600 metri che sedeva tranquillamente in orbita sopra il pianeta, come in attesa del suo arrivo.
Avendo atterrato la navetta con abilità esperta, l’apprendista si alzò e si avviò verso la rampa di discesa. Vlavio si infilò sopra la testa il suo sempre presente cappuccio rosso e pensò, “presto non sarò più un apprendista. Presto diventerò così potente che persino i Sith (13) mi temeranno!” Vlavio sorrise all’idea mentre scendeva la rampa verso il suo destino.
La Fine.
11 Pau’an: I Pau’an sono alti umanoidi di Utapau con un aspetto intimidatorio, inclusi denti frastagliati, unghie e pelle segnata. I Pau’an condividevano Utapau con i loro vicini più piccoli, gli Utai, così come con bande di Amani e Sugi. I Pau’an gestivano il governo di Utapau e si occupavano di estranei in visita sul pianeta. L’Inquisitore, il cacciatore di Jedi dell’Impero, era un Pau’an.
12 Grande Inquisitore: Il Grande Inquisitore era il titolo adottato da un Cavaliere Jedi Pau’an maschio che si volse al lato oscuro della Forza e divenne il capo dell’Inquisitorio, una banda di cacciatori Jedi che servirono l’Impero galattico. Il Grande Inquisitore era una volta Guardia del Tempio Jedi ed è stato coinvolto negli eventi che circondano il bombardamento del Tempio Jedi durante le Guerre dei Cloni. Dopo la sua caduta nel lato oscuro, il Grande Inquisitore fu responsabile della caccia e dell’eliminazione dei Jedi durante la Grande Epurazione dei Jedi. Scelto dall’Imperatore, Darth Sidious stesso, per la carica di Grande Inquisitore, servì personalmente l’Oscuro Signore dei Sith, Darth Vader, dal quale ricevette gli ordini. Durante il suo mandato si dimostrò uno degli strumenti più abili del regime nello sradicare gli ultimi membri dell’Ordine Jedi, essendo intimamente familiare con i registri del Tempio Jedi.
13 Sith: I Sith, noto anche come Ordine Sith, erano un antico ordine religioso di detentori della Forza devoti al lato oscuro della Forza. Spinti dalle loro emozioni, inclusi odio, rabbia e avidità, i Sith erano ingannevoli e ossessionati dall’ottenere potere a qualunque costo. L’ordine raggiunse l’apice del suo potere sotto Darth Sidious, l’Oscuro Signore dei Sith che raggiunse l’obiettivo di conquista galattica del suo ordine dopo un millennio di complotti. Nel giro di una generazione, tuttavia, la morte di Sidious e Darth Vader avrebbe segnato la fine dell’ordine dei Signori dei Sith.